(Dr. ALBERTO FERRARI)
Fin dall’inizio della sua attività, il CTG ha sempre dedicato un’attenzione particolare al fenomeno delle Case per Ferie, di cui è stato un pioniere in Italia.
Molte sono le Case che hanno iniziato la loro attività proprio con questa associazione, quando la stessa era ancora un Servizio della Gioventù Italiana di Azione Cattolica, prima che il CTG sviluppasse il suo autonomo cammino, portando però sempre avanti la sua originaria ispirazione.
Basti pensare che un primo elenco di case era già presente nel foglio Turismo Giovanile, che sarebbe poi diventata la storica testata della rivista associativa, nel luglio 1949, quando Carlo Carretto da presidente della GIAC annunciava in prima pagina la nascita di questa “Opera Turistica” di cui assumeva la presidenza iniziale.
Ed Enrico Dossi, vera anima e motore dell’associazione, nonché primo presidente eletto, così scriveva nel manuale del 1953 dedicato appunto alle Case per Ferie.
Che cos’è una casa per ferie?
Il concetto fondamentale di una Casa per Ferie abbraccia tre elementi centrali:
1. Che sia una Casa e non un albergo, non un ambiente di concentramento anonimo, senza fisionomia propria e senza un proprio stile di personalità e di ospitalità.
2. Che abbia per fine il modo migliore, spirituale, intellettuale e fisico di esprimere, organizzare e rendere tradizionale il valore ricreativo delle ferie: quindi non scuola, non collegio, non albergo.
3. Che l ‘elemento religioso sia formativo, sia di apostolato della casa e delle sue attività; sia profondo e vitale, ma non urtante, pedante, obbligante, bensì sereno, arioso, comprensivo e stimolante.
Sono questi i tre principi di base che ancora oggi caratterizzano le Case per ferie del Ctg.
Si tratta di strutture con una vasta gamma di offerta, dall’edificio con ogni comfort al rifugio più spartano, e con possibilità di utilizzo diversificate, dal semplice soggiorno, alla pensione completa, alla totale autogestione.
Per tentare una utile sintesi, possiamo dire che gli obiettivi principali di tale attività associativa sono:
– offrire un soggiorno o una vacanza serena, vissuta in spirito comunitario
– dare il gusto e la ricerca dei valori da vivere con gli altri e con gli amici;
– avere costi giusti e contenuti;
– permettere a tutti di realizzare vacanze e viaggi, anche a chi ha meno possibilità;
Impegno etico per l’accoglienza nelle case per ferie del CTG
- In questo luogo nessuno deve sentirsi ‘straniero’.
- Il rispetto delle persone, della loro fede, cultura, tradizioni, sia la nota fondamentale della nostra forma di accoglienza.
- L’accoglienza, in ogni espressione, manifesti i valori mani e cristiani che sempre hanno contraddistinto il CTG.
- Cortesia, sensibilità, attenzione alle esigenze, anche spirituali, degli ospiti, caratterizzino i comportamenti nei diversi momenti e luoghi d’ incontro.
- Verso i meno fortunati, verso i bambini e le loro esigenze, verso gli anziani, sia manifesta la solidarietà di tutti e l’accoglienza si esprima in gesti significativi e concreti.
- La famiglia sia agevolata nell’accoglienza e nel soggiorno.
- Tutte le categorie di operatori della struttura prestino, con professionalità, il loro servizio testimoniando così anche l’amore cristiano ai fratelli.
- La migliore accoglienza è l’ascolto attento e partecipato dell’altro.
- Sia preciso l ‘impegno etico per un conetto rapporto prezzo-qualità.
- La serenità e la gioia diano colore al soggiorno degli ospiti, i quali potranno portare con sé un gradito, indelebile ricordo dell’ esperienza trascorsa qui.